lunedì 23 gennaio 2017

La copertina del libro Matite colorate - Appunti d'arte

In questo post voglio spiegarvi qualcosa di più del libro "Matite colorate - Appunti d'arte". Per quanto riguarda la copertina, innanzitutto desidero ringraziare il fotografo Silvano Matkovich (come me fa parte del Circolo Fotografico Fincantieri-Wärtsilä di Trieste) che dopo aver letto la bozza definitiva del libro ha pensato, ideato e realizzato la fotografia utilizzata.
Ma che cosa significa questa copertina? Innanzitutto è una fotografia, o meglio sono due, una fronte ed una retro. La scelta compositiva vuole rappresentare sia la parte romanzata del libro che quella riguardante la storia dell'arte. In particolare la prima è caratterizzata da due soggetti: la figura femminile seduta ad un tavolo (che potrebbe rappresentare un tavolo all'interno di un caffè letterario) e la presenza predominante in primo piano delle matite colorate che, oltre a dare titolo al meta-romanzo, sono un elemento fondamentale della narrazione. La storia dell'arte viene rappresentata per mezzo del poster raffigurante una copia di un dipinto di Renè Magritte (uno dei massimi esponenti del Surrealismo). Interessante il confronto tra il dipinto e la scena reale dove si assiste ad una inversione delle posizioni e delle dimensioni dei due elementi: mela-tavolo, tavolo-mela. Da sottolineare che la mela rappresenta il simbolo della conoscenza e pertanto ben si sposa con il contenuto scritto. Inoltre sul retro della copertina ci sono i semini della mela, come ad indicare che alla fine della lettura la mela è stata mangiata e quindi ci siamo nutriti di sapere. Per rendere divertente e straniante (lo straniamento è un elemento caratteristico del Surrealismo) la fotografia, è stata aggiunta una mano nel gesto di afferrare il libro, come se un ipotetico lettore lo tenesse, per guardarlo. Questo è accentuato dalle dita che si trovano anche nel retro della copertina. E’ divertente notare che quasi tutte le persone hanno posizionato la loro mano esattamente dove è quella raffigurata… il nostro scopo è stato raggiunto...
Mi preme precisare ancora una cosa. Importantissima! Perché la scelta di una fotografia come copertina? La ragione è semplice: benché io sia anche appassionata di fotografia, essendo inoltre circondata da persone per me importanti che fanno parte di questo mondo, nel libro ho parlato poco di fotografia. Solo qualche accenno e qualche nome di autore (nemmeno tra i più famosi e noti), ma la fotografia, seppur con una partenza difficile, è ormai considerata Arte (con la A maiuscola) e pertanto nel libro, dandole un ruolo di primo piano, come è quello di una copertina, ho voluto darle un valore aggiunto. Evidenziarne l'importanza e la capacità espressiva e di comunicazione attraverso i soggetti ed i simboli rappresentati. Come la pittura, la scultura, la musica, anche la fotografia parla senza l'uso delle parole, è un linguaggio universale, ed oggi è forse uno dei mezzi di comunicazione più espressivi ed utilizzati.

Se non ve ne foste accorti in copertina ci sono io… e la considero un bellissimo ritratto perchè mi riconosco appieno…

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