In questo post voglio spiegarvi qualcosa di più del libro "Matite colorate - Appunti d'arte". Per quanto riguarda la copertina, innanzitutto desidero
ringraziare il fotografo Silvano Matkovich (come me fa parte del Circolo Fotografico
Fincantieri-Wärtsilä
di Trieste) che dopo aver letto la bozza definitiva del libro ha
pensato, ideato e realizzato la fotografia utilizzata.
Ma che cosa significa questa copertina?
Innanzitutto è una fotografia, o meglio sono due, una fronte ed una retro. La
scelta compositiva vuole rappresentare sia la parte romanzata del libro che quella
riguardante la storia dell'arte. In particolare la prima è caratterizzata da
due soggetti: la figura femminile seduta ad un tavolo (che potrebbe
rappresentare un tavolo all'interno di un caffè letterario) e la presenza
predominante in primo piano delle matite colorate che, oltre a dare titolo al
meta-romanzo, sono un elemento fondamentale della narrazione. La storia
dell'arte viene rappresentata per mezzo del poster raffigurante una copia di un
dipinto di Renè Magritte (uno dei massimi esponenti del Surrealismo).
Interessante il confronto tra il dipinto e la scena reale dove si assiste ad
una inversione delle posizioni e delle dimensioni dei due elementi:
mela-tavolo, tavolo-mela. Da sottolineare che la mela rappresenta il simbolo
della conoscenza e pertanto ben si sposa con il contenuto scritto. Inoltre sul
retro della copertina ci sono i semini della mela, come ad indicare che alla
fine della lettura la mela è stata mangiata e quindi ci siamo nutriti di sapere.
Per rendere divertente e straniante (lo straniamento è un elemento
caratteristico del Surrealismo) la fotografia, è stata aggiunta una mano nel
gesto di afferrare il libro, come se un ipotetico lettore lo tenesse, per
guardarlo. Questo è accentuato dalle dita che si trovano anche nel retro della
copertina. E’ divertente notare che quasi tutte le persone hanno posizionato la
loro mano esattamente dove è quella raffigurata… il nostro scopo è stato
raggiunto...
Mi preme precisare ancora una cosa.
Importantissima! Perché la scelta di una fotografia come copertina? La ragione
è semplice: benché io sia anche appassionata di fotografia, essendo inoltre
circondata da persone per me importanti che fanno parte di questo mondo, nel
libro ho parlato poco di fotografia. Solo qualche accenno e qualche nome di
autore (nemmeno tra i più famosi e noti), ma la fotografia, seppur con una
partenza difficile, è ormai considerata Arte (con la A maiuscola) e pertanto
nel libro, dandole un ruolo di primo piano, come è quello di una copertina, ho
voluto darle un valore aggiunto. Evidenziarne l'importanza e la capacità
espressiva e di comunicazione attraverso i soggetti ed i simboli rappresentati.
Come la pittura, la scultura, la musica, anche la fotografia parla senza l'uso
delle parole, è un linguaggio universale, ed oggi è forse uno dei mezzi di
comunicazione più espressivi ed utilizzati.
Se non ve ne foste accorti in copertina
ci sono io… e la considero un bellissimo ritratto perchè mi riconosco appieno…
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