Un elemento
affascinante - sia in fotografia che in pittura - è la finestra. Molto
brevemente ho provato ad analizzarne la funzione (senza voler fare una
trattazione tecnica) ed il significato. Ecco qualche spunto di riflessione... ma le immagini parleranno da sole. Innanzitutto
può rappresentare una fonte di luce naturale, dipendente dalle caratteristiche
della finestra, che generalmente è direzionale. Luce che varia al variare delle
ore della giornata e delle condizioni atmosferiche e pertanto cambiano
l’intensità e la creazione delle forme e delle ombre, queste ultime solitamente
morbide, seppur precise. Molte e variabili le suggestioni poiché diverso sarà
l’effetto se fuori è nuvoloso, soleggiato, se è mattino, mezzogiorno
oppure il tramonto… Ma la finestra ha un’altra funzione che è quella di
delimitare gli spazi, è un elemento scenico. Può essere sfondo, soglia, cornice,
filtro, rappresentando e definendo il punto di vista.
Poiché fisicamente rappresenta un varco in un
muro serve anche per mettere in comunicazione il mondo interno e quello
esterno. Può rappresentare una possibile via di fuga oppure un limite più o
meno invalicabile. Tale relazione è dipendente dal grado di apertura: socchiusa,
aperta, spalancata, chiusa, sbarrata, oscurata, rotta. Per queste sue
caratteristiche è un oggetto ambiguo, duplice: si apre e si chiude, unisce e
separa, permette di vedere e di essere visti ma anche nascondere e nascondersi.
Inoltre il suo significato - se ci allontaniamo dalla definizione reale - assume
un valore metaforico e diventa un concetto psicologico che indica un
atteggiamento. La finestra può essere il soggetto principale del dipinto e
della fotografia come anche le persone, gli oggetti e l’ambiente che si vedono
attraverso essa, in una direzione o nell’altra (ossia da dentro o da fuori),
nel suo aspetto più o meno formale, usando la realtà ed i suoi elementi, per
superarla. La funzione ed il significato variano nel corso della storia; qui di
seguito qualche esempio, non certo esaustivo.
Finestre: “confine tra l’interno, quello che pensiamo,
quello che vediamo, quello che possiamo vedere, quello che dobbiamo vedere e
quello che vediamo nella realtà e che determina un’osservazione comune, cioè
tra il nostro mondo interno e l’osservazione del mondo. Questo punto di
equilibrio io penso di averlo identificato con l'inquadratura” (Luigi Ghiri).
Le finestre dei grandi fotografi:
Joseph Nicéphore Niépce (1826-1827) |
W.H. Fox Talbot Finestra (1835) |
Edward Steichen West 86th Street NY (1922) |
André Kertész Bistro - Paris (1930) |
Brassaï Concierge - Paris (1946) |
Ferruccio Ferroni La finestra di Lidia (1952) |
Bill Brandt London Child photo (1955) |
Josef Sunden Febbraio (da la finestra del mio studio) (1959) |
Ormond Gigli New York City (Models in Windows) (1960) |
Luigi Ghiri Modena (1973) |
Francesca Woodman House #3, Providence, Rhode Island (1976) |
Sally Mann Remembered Light Untitled (Window with Helmets) (2012) |
Gregory Crewdson The disturbance (2014) |
Le finestre dei grandi pittori:
Lorenzo di Credi Annunciazione (1480-1485) |
Albrecht Dürer Autoritratto con paesaggio (1498) |
Caravaggio La vocazione di San Matteo (1599-1600) |
Jan Vermeer Donna che legge una lettera davanti alla finestra (1657) |
Pieter de Hooch Donna che sbuccia delle mele (1663) |
Caspar David Friedrich Donna alla finestra (1822) |
Berthe Morisot La sorella dell'artista alla finestra (1869) |
Edvard Munch Bacio alla finestra (1892) |
Salvador Dalì Ragazza alla finestra (1925) |
Edward Hopper Room in New York (1932) |
René Magritte La condizione umana (1933) |
Andrew Wyeth Vento dal mare (1947) |
Edward Hopper Morning Sun (1952) |
Bello
RispondiEliminaGrazie Agnese!
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