Pensando a questo movimento il primo nome che ci
viene in mente è senz’altro Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno
María de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso, o semplicemente Pablo Picasso.
E di certo non sbagliamo ma dobbiamo fare un passo indietro. Il cubismo ha il
suo primo germoglio con Paul
Cézanne (1839-1906) pittore francese che pur nascendo nella culla degli
impresisonisti (partecipa infatti alla prima mostra, quella del 1874 presso lo
studio del fotografo Nadar) ha un rapporto distaccato da questo movimento e
viene considerato il padre del cubismo poichè cerca di sintetizzare le forme e
lo spazio mediante l’utilizzo del solo colore (sovrapponeva i colori con
spalmature successive, senza mai mischiarle, non c’è prospettiva ne
chiaro-scuro). E’ interessato solo ai volumi e non allo spazio, tanto da
affermare che tutta la realtà può essere sempre riconducibile a tre solidi
geometrici fondamentali: il cono, il cilindro e la sfera. Possiamo già riconoscere
le caratteristiche fondamentali del Cubismo che viene suddiviso in protocubismo, cubismo analitico e cubismo sintetico (c’è
anche un cubismo orfico molto diverso nei contenuti). I due maggiori esponenti
sono Pablo Picasso (1881-1973) e Georges Braque (1882-1963). Per convenzione la
data di inizio di questa avanguardia storica corrisponde con “Le demoiselles d’Avignon” (1906-1907) di Pablo Picasso, uno dei più famosi artisti del XX
secolo. Padre del Cubismo e della pittura moderna. Ma quale è il significato di
questa opera? “Le bordel philosophique”,
secondo il titolo attribuitole da Apollinaire, rappresenta la visione di una
casa d’appuntamento, situata in una strada malfamata di Barcellona, con
all’interno cinque donne. Le due figure centrali guardano dritte verso lo
spettatore mentre le rimanenti, ai lati, hanno un aspetto diverso avendo il
volto rappresentato da tratti molto somiglianti a maschere africane (da
ricordare che l’arte africana conosce un momento di grande popolarità tra gli
artisti europei). Quella in basso a destra è addirittura girata di schiena ma
il viso è rivolto al contrario. In generale l’opera è caratterizzata dalla
mancanza di vuoti e pieni e le figure, spigolose e ruotate, perdono l’anatomia
classica. Viene demolita la prospettiva e i soggetti invece di essere guardati
da una sola angolazione sono osservati da molteplici e rappresentati come una
commistione degli stessi, ottenendo l’effetto di sovrapposizione di piani e
volumi e la nascita di una nuova dimensione dello spazio pittorico, la quarta
dimensione. In pratica per rappresentare la realtà Picasso la osserva ma, a
differenza degli impressionisti intenti a cogliere l’attimo, il colore di un
preciso istante e l’effimera evanescenza del tempo, il pittore cubista osserva
per un tempo più prolungato, tempo in cui riesce a cogliere, da diverse
ancolazioni, la totalità del soggetto ed il suo movimento. Pertanto nella
pittura tenta di rappresentare questa visione in cui un oggetto simultaneamente
mostra più lati di se stesso, sconvolgendo la rappresentazione tradizionale e
le regole della mimesi, introducendo la necessità, da parte dello spettatore,
di analizzare, ricostruire e comprendere l’opera d’arte. Volti e corpi sono
completamente trasformati introducendo maschere e geometrie. Uno degli aspetti
fondamentali della mimesi, la prospettiva viene, ora, completamente stravolta.
Il suo limite sta nella staticità del soggetto (concetto che sarà ripreso dal
Futurismo che avrà come parola d’ordine la dinamicità).
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Cézanne - Mont Sainte Victoire (1902-1904) |
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Picasso Le demoiselles d'Avignon (1907) |
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Picasso Ritratto di Dora Maar (1937) |
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Braque - Porto in Normandia (1909) |
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